Beat Bill!
1999 - inedito o quasi
Una piccola software house italiana sfida la più grande software house del mondo.
Un avvincente thriller tecnologico in cui informatica, finanza e spionaggio industriale si fondono in una miscela esplosiva.
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Questo soggetto ha conosciuto innumerevoli revisioni, anche così sostanziali da doverne cambiare il titolo:
- Bfiction (2006)
seguendo un percorso parallelo a quello dell'idea progetto Cube/RayCube descritta qui.
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L’idea di base è riassunta nel titolo stesso: Beat Bill!, Battere Bill Gates, l’uomo più ricco del mondo nonché fondatore della Microsoft, società produttrice di Windows, il software installato sulla stragrande maggioranza dei computer nel mondo.
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La Melting Pot, una piccola software house con sede a Milano, ha sviluppato Save the Earth! un innovativo videogame. Socio fondatore è Jack Stock, un americano proveniente dalla Microsoft ed entusiasta ammiratore di Bill Gates. Gli altri soci della Melting Pot provengono da mezzo mondo (da cui il nome della società). La vicenda ha inizio durante le battute finali dello sviluppo del videogame, quando uno dei soci annuncia di aver scoperto un algoritmo di compressione in grado di fungere da modello di un rivoluzionario sistema operativo in grado di surclassare in termini di prestazioni il sistema Windows della Microsoft.
Il progetto viene battezzato B2, dalle iniziali dello slogan Beat Bill. Il nuovo sistema (oltre 200.000 volte più veloce degli attuali personal computer che utilizzano Windows) è concettualmente molto diverso da tutte le attuali architetture informatiche e richiede pertanto lo sviluppo di un apposito hardware, molto meno costoso degli attuali microprocessori.
Save the Earth! ha uno straordinario successo e la Melting Pot, diventata una ricca società, decide di procedere all’acquisizione di due aziende (una specializzata nello sviluppo software, l’altra in quello hardware) allo scopo di dotarsi delle risorse umane e produttive necessarie ad affrontare il progetto. B2 si configura essere un progetto molto ambizioso per le implicite difficoltà tecniche, per l’entità dell’impegno necessario in termini di risorse (umane e finanziarie) e per la difficoltà del processo di fusione societaria con realtà aventi culture aziendali diverse.
A questo scenario, già di per sé stesso complesso, si sovrappone un grave disturbo: il tentativo da parte di un’organizzazione spionistica criminale (nel seguito chiamata Organizzazione) di trafugare il progetto per poi poterlo rivendere ad una terza parte ancora da identificare. Sulla Melting Pot si scateneranno poi gli interessi governativi legati al futuro enorme giro d’affari relativo al prodotto.
L’azione si sposterà da Milano a San Francisco e Wasghington, da Seattle a Langley, da Parigi a Bihshek in un susseguirsi continuo di colpi di scena​